Il percorso pedonale meccanizzato di Sorrento è indispensabile per raggiungere alcuni obiettivi fondamentali per la città, quali: la pedonalizzazione di piazza Tasso, viale Caruso, piazza Sant’Antonino e via De Maio; la riduzione generale del traffico e dello smog, e un conseguente innalzamento della qualità della vita; il rilancio del borgo di Marina Piccola, attualmente adibito più a parcheggio e area di transito, con la creazione del water-front della città.

In questo sito troverete: una rassegna dei progetti presentati nel tempo; un approfondimento di quella che riteniamo essere la proposta più valida; e una breve rassegna della copertura mediatica che nel tempo ha ricevuto il percorso meccanizzato di Sorrento.

Un elemento determinante in una progettualità come quella del percorso pedonale meccanizzato di Sorrento è la sua proiezione nel futuro, la sua utilità rispetto a necessità che oggi si possono solo intravedere: la pedonalizzazione del centro storico e del porto, e il far fronte all'aumento dei flussi turistici al porto.

Sono due scenari del tutto verosimili.

La pedonalizzazione è un obiettivo più che annunciato: è ciò a cui puntano tutte le politiche nazionali e sovranazionali degli anni più recenti e di quelli futuri: recuperare territorio, sottrarlo alla dittatura delle auto. Le persone lo chiedono e lo chiederanno sempre di più.

La pedonalizzazione del porto potrebbe aver bisogno di una certa gradualità di attuazione - per esempio essere inizialmente limitata ad alcuni periodi - prima di poter entrare in vigore in via permanente; così come oggi il centro viene pedonalizzato solo occasionalmente: ma l'esempio di corso Italia ci dimostra che  in via definitiva  la pedonalizzazione è una soluzione che funziona, piace, e ha effetti positivi sulla qualità della vita delle persone, sulle attività economiche, e sull'attrattività della zona interessata.

I cambiamenti nelle abitudini dei turisti portano ad aspettarsi a una maggiore stanzialità a scapito delle escursioni estenuanti a cui li vediamo sottoposti oggi. Dunque, è lecito aspettarsi un capovolgimento nelle ragioni per frequentare il porto, in favore del godimento del borgo di Marina Piccola in quanto parte della città, e non come luogo di transito tra una meta e l'altra.

Realizzare un'opera che già oggi non è capace di assorbire tutti i flussi attuali, che nel prossimo futuro non sarà quindi capace di fronteggiare il loro aumento, e che per questo impedirà di chiudere al traffico veicolare il centro storico e il porto, è molto più che inadeguato per le esigenze della città: è miope.


Anche per questi motivi, riteniamo il progetto valido, facile da realizzare e utilizzare, capace di garantire un servizio continuo e privo di affollamenti, sicuro, efficiente, rispondente alle necessità dei cittadini di Sorrento e della Penisola, e dei tanti turisti che la visitano e la vivono ogni anno.

È arrivato il momento - da parte di tutti - di fare delle scelte e prendere atto che se non si procederà ora alla realizzazione del percorso meccanizzato, ci ritroveremo davanti a due scenari possibili: o non lo si farà più, o lo si farà tardi, realizzato e gestito male.