Il progetto più valido

Parole d’ordine: multimodalità e sostenibilità

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La proposta è un progetto preliminare, è stato illustrato nel 2017 e si basa su una tecnologia tanto semplice quanto economica: la combinazione di una scalinata pedonale con scale mobili e ascensore inclinato.

Percorso vista frontale salita

Tale combinazione fa sì che vengano sfruttati i punti di forza di ciascuna modalità di trasporto impiegata; e che la sinergia data dal lavorare insieme compensi i limiti che ha ciascuna modalità di trasporto se considerata singolarmente.

vista in discesa

Innanzitutto, il movimento continuo: questo semplice dettaglio garantisce che non si creino file, assembramenti e attese ai punti di ingresso e uscita del percorso, perché di fatto non ci sono mezzi da attendere. Nei periodi di maggiore affluenza, le scale mobili garantiscono una ottimale gestione dei flussi.

Inoltre, si accompagna un sistema di ascensori in vetro per rendere il percorso accessibile ai portatori di disabilità, ai genitori con passeggini, a coloro che trasportano bagagli pesanti e ingombranti, o a coloro che non se la sentono di utilizzare le scale mobili o la scalinata pedonale.
Alla meccanizzazione, si accompagna il percorso pedonale, piacevole, fresco e bello da compiere: già oggi moltissime persone scelgono di arrivare al porto a piedi, utilizzando la scala che da piazza Tasso arriva a via Luigi De Maio. D’altronde, il nostro contatto con il mare da sempre è avvenuto attraverso le scalinate, che punteggiano l’intero territorio e costituiscono una delle testimonianze storiche più visibili e affascinanti della relazione dei sorrentini con il mare.

L’integrazione scale mobili - ascensori - scale pedonali, consente di apprezzare il percorso attraverso le volte di tufo scolpite ed esaltate da un’illuminazione artistica, e invoglia a percorrere anche a piedi l’intera tratta.

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Le innovazioni alla base del progetto sono molteplici:
  • l’uscita in falesia, con il recupero del costone e della spiaggia abbandonata;
  • le gallerie con volte in tufo scolpite e abbellite da illuminazioni scenografiche;
  • il collegamento con parco Lauro viene migliorato ed è determinante per una ottimale distribuzione dei flussi pedonali volti a raggiungere la stazione, gli altri punti di interesse della città e per l’utilizzo della mobilità turistica (taxi, ncc e pulmini) ed elettrica;
  • l’utilizzo del parcheggio a quota -2;
  • la ventilazione naturale dell’intero percorso;
  • il recupero di parte del materiale per future costruzioni;
  • il tracciato individuato non passa al di sotto di alcuna costruzione;
  • il trasporto via mare dei materiali di cantiere e di risulta.
Ingresso

Lo sbarco a mare, come anticipato, è previsto in falesia, dunque in un punto diverso da quello del progetto comunale e degli altri progetti presentati: consente di realizzare un percorso lungomare perfettamente integrato nel paesaggio e al contempo si mette in sicurezza una parte del costone e si recupera la spiaggia sottostante, che al momento è abbandonata.

L’apertura di accesso nel costone crea una nuova porta della città, fronte mare, che richiama la storia sorrentina, fatta di percorsi attraverso la roccia e uscite a mare - come per esempio testimoniano le porte storiche di Sorrento. Una porta che accoglie le persone e mostra ai visitatori il connubio di modernità e tradizione che Sorrento è capace di esprimere in armonia con la natura del suo territorio.

Il percorso riprende - ricreandole - la tradizione delle nostre grotte naturali e delle ex cave di tufo, utilizzate in passato per estrarre il materiale necessario alla costruzione in superficie. Le volte tufacee sono scolpite e illuminate ad hoc per garantire ambienti accoglienti e piacevoli da percorrere, così da offrire alle persone uno scorcio della tradizione storica locale della lavorazione del tufo e ricreare strutture tanto belle da essere visitate come le famose stazioni della metropolitana di Napoli.

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L’intera mobilità pedonale verso il parco e la piazza Lauro risulta migliorata: l’interscambio pedonale - mare - ferrovia si realizza qui, senza intralciare la viabilità ordinaria della città e portando le persone ad attraversare alcuni dei luoghi più belli e affascinanti della città.

Planivolumetria - miglioramento collegamento porto-parcheggio
Il secondo piano interrato del parcheggio Lauro ha un’uscita dedicata sul percorso pedonale meccanizzato al fine di incentivare l’utilizzo e aumentare la redditività di una parte del parcheggio che attualmente è sottoutilizzata per gran parte dell’anno.

La ventilazione naturale del percorso oltre a ridurre i consumi legati agli impianti di ventilazione forzata, mantiene l’aria interna alle gallerie fresca e pulita, senza sentori di umidità e muffa, e riducendo così eventuali sensazioni di oppressione e claustrofobia.

Il recupero possibile di parte del materiale tufaceo estratto per la realizzazione delle gallerie potrà essere utilizzato per nuove costruzioni in superficie: si recupera così la tradizione dell’impiego di un materiale tipico della zona, che però scarseggia.

Il trasporto via mare dei materiali di cantiere e di risulta è importante per non intralciare, durante la fase di realizzazione dell’opera, le normali attività e l’operatività dell’area del porto con mezzi pesanti e ingombranti, i quali, inoltre, andrebbero a impattare anche sulla viabilità in ingresso e in uscita dell’intera penisola sorrentina.

Il tracciato individuato non passa sotto ad alcuna costruzione: si evitano così possibili danni alle strutture sovrastanti ed eventuali rallentamenti nei lavori di cantiere.

tavola zona porto - studio materiali

Questo percorso pedonale meccanizzato multimodale fa un volano per un più ampio progetto di riqualificazione e rivitalizzazione del borgo di Marina Piccola, che - come i sorrentini ben sanno - è molto più dei servizi portuali. La storia del borgo è strettamente legata alla storia di Sorrento, ed è fondamentale che esso torni a far parte della vita sociale, culturale ed economica cittadina. Rimuovere i parcheggi a cielo aperto per lasciare spazio a nuove attività ricreative e ricettive; creare la passeggiata sul mare - che a Sorrento, città di mare, paradossalmente manca -, sono l’occasione per fare del borgo marinaro la meta di visitatori che vi si recano indipendentemente dalla fruizione dei servizi del porto e che, dunque, frequentano la zona anche in orari in cui, al momento, è priva di qualsiasi attrattività, desolata e ridotta a mero parcheggio.

Tavola

Gli obiettivi del percorso pedonale meccanizzato con il sistema multimodale sono quindi così riassumibili:

  • fornire a Sorrento un sistema di mobilità moderno, pulito, continuo ed efficiente;
  • disincentivare l’utilizzo di mezzi privati per raggiungere Marina Piccola;
  • contribuire a ristrutturare la mobilità sorrentina;
  • ridurre al minimo l’impatto ambientale;
  • creare spazi interni al costone belli e piacevoli da visitare;
  • offrire ai turisti un’esperienza di mobilità comoda, fluida e sicura;
  • creare una zona pedonale sul mare, che a Sorrento manca, e recuperare spazi urbani;
  • rivitalizzare Marina Piccola negli orari in cui non si fruisce dei servizi portuali.

Questo progetto è pensato per essere la base sulla quale poggiare e continuare la progettazione futura nell’ambito del porto, e poi sui versanti est e ovest di tutta la costa, anche attraverso concorsi di idee e di progettazione internazionali.

Il progetto è supportato da consulenti e tecnici locali, quali: operatori turistici, ingegneri, architetti, geologi, consulenti di marketing turistico, a dimostrazione del fatto che si inserisce nel tessuto sociale ed economico cittadino in maniera concreta, e soddisfa le reali esigenze di trasporto e mobilità dei turisti in vacanza, motore dell’intera economia locale.

Tutti coloro che hanno partecipato a questo enorme lavoro di progettazione sono disponibili a collaborare con riflessioni, confronti, discussioni e approfondimenti, indispensabili per raggiungere - dopo tanti anni - il miglior risultato possibile; ed evitare che, come già accaduto, vengano copiate da altri solo alcune idee e parti di soluzioni già elaborate e progettate (vedi per es. l'uscita in falesia).